L’ascesa di SQL: dall’energy al retail, perché è sempre più richiesto (e come Irion ti aiuta a sfruttarlo)

crescita SQL Irion

IEEE Spectrum, la rivista ufficiale dell’associazione tecnica più importante del mondo – quasi mezzo milione di iscritti tra ingegneri, informatici e ricercatori – celebra il ruolo decisivo di SQL nell’informatica odierna e in un’enorme varietà di applicazioni e settori, dal retail all’e-commerce fino allo streaming. Un successo che trova conferma nel mercato del lavoro: nella classifica Jobs 2022 di IEEE che ha analizzato migliaia di annunci, SQL è al primo posto tra i linguaggi di programmazione più richiesti dalle aziende. Saper governare i database è una competenza preziosa e trasversale, perché si affianca a tutti gli altri linguaggi a seconda delle posizioni specifiche (soprattutto Python, C nelle sue varie versioni, Java e JavaScript).

SQL e Irion: i vantaggi di un legame profondo

SQL è il linguaggio di riferimento per gestire database relazionali ed è al cuore di Irion EDM®: ecco perché chi usa la nostra Data Platform ha due grandi vantaggi: se è un utente operativo, non deve imparare un nuovo linguaggio e può sfruttare le competenze acquisite nel percorso di studi; dal punto di vista del Chief Data Officer o altra figura executive, questo crea un beneficio in termini di efficienza e risparmio perché i collaboratori non devono apprendere un linguaggio proprietario.

Tra i punti di forza di Irion EDM® spicca la capacità della piattaforma di importare “oggetti”, grazie anche alla tecnologia proprietaria (Everything as a Table), in arrivo da molteplici fonti e formati – file XML o JSON, ad esempio, molto usati nelle applicazioni moderne – per lavorare su di essi in un ambiente SQL friendly e creare soluzioni potenzialmente infinite. Una nota di colore: in Irion si respira così tanto SQL che persino i nomi delle sale riunioni sono ispirati ai principali elementi e comandi: Select, Update, Having, Group-By, Index, Table e così via!

Dall’energy al retail: i perché della crescita

Il motivo tecnico dietro questa avanzata incessante di SQL risiede nel fatto che moltissimi prodotti software odierni hanno bisogno di una banca dati “sottostante” (backend) per gestire quanto viene visualizzato e presentato agli utenti (frontend) e non solo sul web: anche se programmi in Python o C++, spiega IEEE Spectrum, diventa sempre più importante il fatto che la tua applicazione comunichi con un database SQL. “Molte delle nostre infrastrutture tecnologiche utilizzano database relazionali per archiviare e interrogare i propri dati e, sebbene non sia l’unico modo, SQL è ancora considerato il principale – o il più potente – per interfacciarsi con i database relazionali.” sottolinea il professor Torsten Suel, direttore dei corsi in informatica della Tandon School of Engineering di New York.

Gli esperti intervistati da IEEE concordano su due fenomeni. In primis, l’interesse per le competenze SQL da parte di aziende in settori molto differenti tra loro: dall’e-commerce all’energia passando per il retail (con un forte contributo dallo streaming online) grazie all’ampio uso di database relazionali per conservare e interrogare i dati prodotti, gestiti e analizzati. Dall’altro lato, l’aumento di interesse da parte degli studenti nelle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) per ambiti come data science e machine learning, che porta spesso a frequentare nei corsi universitari materie relative ai database, nelle quali a sua volta SQL ha un ruolo da protagonista.

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