PoliMi: “I dati sono il vento nelle vele delle aziende, ma solo una su quattro è soddisfatta della propria Data Quality”

In un anno di grande crescita per l’economia dei dati (+20% e mercato a quota 3,4 miliardi) soltanto il 24% delle aziende sono soddisfatte della qualità del proprio patrimonio informativo. È uno dei punti cruciali nella ricerca 2024 dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics del Politecnico di Milano, di cui Irion è partner. Sia la Pubblica amministrazione che le medie imprese (+27%) si muovono verso una maggiore maturità nella gestione dei dati e alcuni settori sono in crescita più della media, come le utilities (+28%).

L’indagine dell’ateneo milanese ha paragonato il “data journey” delle aziende a una barca a vela in mare aperto: “Le imprese si stanno rendendo conto che il ‘vento’ – ovvero i dati – va inglobato e organizzato; quindi, la parte di gestione dati sta crescendo in maniera significativa. E ‘catturarlo’ non basta se poi non abbiamo un ottimo equipaggio” ha spiegato Carlo Vercellis, professore ordinario di Machine Learning e responsabile scientifico dell’Osservatorio, nel corso dell’evento annuale di presentazione dei risultati.

Data Strategy e governo: la situazione

Un passo in avanti riguarda la “democrazia” della business intelligence: nelle aziende intervistate è aumentata dal 35% al 40% la quota degli utenti (non esperti) che usano report e dashboard. La capacità di estrarre valore dai dati – sottolinea il Politecnico – è però un processo lungo, complesso e non solo tecnologico. In crescita anche la quota di aziende avanzate (23%, cinque punti in più del 2023) nel Data Strategy Index.

Tra le caratteristiche ricorrenti nelle aziende più evolute figurano ruoli e responsabilità definite per la Data Governance. Di contro, le aziende “sotto la media” (41%) non riescono a misurare i benefici economici del Data Management e quasi mai dispongono di architetture dati moderne. Gli esperti del PoliMi hanno individuato tre leve d’azione: democratizzare e rendere i dati più pervasivi nelle organizzazioni; avere una data science più efficiente; formalizzare la data strategy.

Con dati affidabili l’AI entra in azienda

Un tema da mettere al più presto nero su bianco in un’organizzazione: “Ci vuole troppa fiducia per fare qualcosa solo per prassi: il Data Management e la Governance permettono all’Intelligenza Artificiale di entrare davvero in azienda” ha sottolineato Mario Vellella, Domain Advisory Manager di Irion. Altrimenti è difficile superare le resistenze culturali. “Con l’AI la Data Quality evolve, ma le basi restano: la differenza è solo nell’oggetto dei miei controlli. E dobbiamo fare in modo che abbia meno bias di noi” aggiunge il domain expert.

“Sono nate sinergie importanti tra questi due mondi: la qualità dei dati e l’AI – gli fa eco Enrico Galimberti – secondo Gartner anche nel 2025 la scarsa Data Quality continuerà a essere una delle principali barriere allo sviluppo dei progetti di advanced analytics”. Il Presales Manager di Irion ha presentato durante il convegno DAISY, il Data Artificial Intelligence System integrato in Irion EDM®: un ambiente aperto e flessibile in cui gli utenti possono scegliere il modello LLM preferito per implementare soluzioni di Augmented Data Quality & Governance con il supporto dell’AI.

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