Irion for Family: #DistantiMaUniti
Il lavoro da remoto per chi ha bambini piccoli in casa da seguire non è certo cosa facile da gestire. Hanno le loro esigenze che richiedono cura ed attenzione. Per questo motivo abbiamo deciso di dare la possibilità di adattare l’orario di lavoro giornaliero in modo flessibile a chi ha bambini fino a 11 anni durante il periodo dell’emergenza COVID-19.
Ecco qualche testimonianza dei colleghi.
Daniela
Mio marito ed io lavoriamo entrambi a tempo pieno e per nostra fortuna possiamo lavorare in smart working. In questo periodo ci siamo ritrovati a dover gestire da soli due bambini di 6 e 3 anni per tutta la giornata, senza poter usufruire di aiuti esterni a causa della distanza sociale imposta.
Per fortuna Irion, anche in questo caso, si è dimostrata vicina a noi e disponibile a venire incontro alle esigenze di una famiglia permettendomi di modificare temporaneamente gli orari di lavoro secondo le necessità.
Ho scelto di cominciare molto presto la mattina, alle 7, quando ancora i bambini dormono per poter terminare alle 16 e avere il tempo di stare un po’ con loro e non far pesare, per quanto possibile, questo isolamento forzato.
Grazie nuovamente a Irion che, ancora una volta, ha dimostrato che siamo una grande famiglia.
Livia e Bartolomeo
Lavoriamo entrambi in Irion. La flessibilità ci aiuta sicuramente a poter completare la nostra giornata lavorativa (almeno per uno dei due) e a non farci consumare tutte le ore di ferie.
Siamo divisi su turni in cui ci alterniamo nel lavoro e nella cura del bimbo come se fosse al nido😉.
La nostra giornata tipo è organizzata in questo modo: alle 8 papà inizia a lavorare e va avanti fino alle 13. La mamma sta con Edo, fa qualche faccenda di casa e prepara il pranzo. Dalle 13 alle 14 si mangia, subito dopo alle 13,45 Edo va a fare il pisolino pomeridiano. Mamma lavora dalle 14 alle 18, papà dalle 14 fino al risveglio di Edo (15,30/16,00) e poi ancora dalle 18 alle 19/19,30.
In questo modo il papà fa la sua giornata lavorativa completa, mentre io ne faccio metà e per il resto utilizzo ferie, permessi ed i congedi che mi rimangono.
Erika
La vita procede! Certo la normalità è un’altra cosa, ma cerchiamo di far funzionare tutto… tra un bimbo super-vivace di 2 anni e mezzo ed un altro in arrivo a settembre 🙂.
Io ho deciso di sfruttare la flessibilità oraria per adattarmi meglio ai tempi del piccolo di casa: chiunque abbia un bimbo piccolo sa che sono molto mattutini! Mi viene comodo quindi iniziare a lavorare presto (alle 7,30) e anticipare poi la pausa pranzo alle 11,30 in modo da riuscire a preparare il pasto e mangiare insieme a lui… dopodiché sfrutto il suo pisolino per lavorare un altro paio d’ore in tranquillità. Vista la situazione per ora ho anche deciso di usare un po’ di permessi accumulati per finire di lavorare alle 14,30 e poter stare con lui nel pomeriggio (e riposarmi un po’, cosa di cui inizio ad avere bisogno!).
La flessibilità è un’altra opportunità fantastica che, insieme a tutte le altre iniziative, ci sta aiutando a conciliare al meglio lo smart-working obbligato con la vita familiare.