DAMA Survey 2024, le tendenze dall’insurance alla manifattura: le aziende presidiano la security, meno la qualità dei dati

Le compagnie assicurative italiane sono meno mature della media EMEA, in cinque delle 11 Knowledge Area di riferimento nel Data Management moderno: dalla governance (3,7 in Europa contro 3,2) alla qualità dei dati (4,4 vs 4) – due discipline chiave nella gestione del patrimonio informativo – passando per data architecture, storage e reference & master data.

Progressi delle assicurazioni, ma dietro la media europea

All’interno dei confini nazionali, tuttavia, rispetto alla prima rilevazione di settore (effettuata nel 2021) i trend nellagestione dei dati delle compagnie assicurative sono piuttosto confortanti. Sono evidenti, infatti, i progressi effettuati dalle compagnie italiane negli ultimi tre anni, in particolare per quanto riguarda il presidio e governo dei dati (passato da 2,1 a 3,2), la modellazione, la gestione documentale, le architetture dati e la gestione dei dati master. In merito alla Data Quality, invece la situazione è stabile al livello 4 su 5.

È quanto emerge dalla Survey 2024 DAMA Italy, presentata alla convention annuale (DIAC) che si è svolta a Roma, con oltre 350 partecipanti e keynote di alto livello – con gli interventi tra gli altri del correlatore dell’AI Act, l’eurodeputato Brando Benifei e dei docenti universitari Tiziana Catarci, esperta di computer science dell’Università La Sapienza e presidente SIPEIA, il filosofo della Sapienza Piergiorgio Donatelli e Giuseppe Italiano, prorettore dell’Università Luiss per l’intelligenza artificiale  e le digital skills – sul filo conduttore della “AI & Data Democratization”.

Tra le compagnie assicurative coinvolte: Banco BPM Assicurazioni, Credem Vita e Credem Assicurazioni, Credit Agricole Assicurazioni, Europ Assistance, Generali, Postevita, Reale Mutua, Vera Assicurazioni e Vera Protezione. Per la prima volta, quindi, l’indagine periodica del capitolo italiano di DAMA International ha fornito un confronto con l’estero, in particolare l’area che racchiude Europa, Medio Oriente e Africa e comprende 22 chapter nazionali. Non solo: il progetto di ricerca sviluppato da DAMA Italy ha ispirato la creazione del primo International Data Management Benchmark (IDMB) nell’ambito di “Embrace Transformation”, l’evento di riferimento dei capitoli DAMA EMEA.

Cinque livelli di maturità nel presidio dei dati

Grazie a questionari strutturati, DAMA valuta il posizionamento delle aziende su una scala da 0 a 5. Nel primo livello (“Iniziale”) il successo del Data Management dipende dalle competenze dei singoli individui, nel secondo (“Ripetibile”) viene messa in atto una minima disciplina di processo, nel terzo (“Definito”) gli standard vengono impostati e utilizzati, nel quarto (“Gestito”) i processi sono quantificati e controllati e infine nell’ultimo stadio (“Ottimizzato”) sono espressi in numeri e KPI anche gli obiettivi per migliorare i processi di gestione dei dati. Le Knowledge Area fanno parte invece del modello noto come DAMA Wheel e pubblicato dall’associazione internazionale nel manuale di riferimento DMBoK®2.

La gestione dei dati manifatturieri: più sicurezza che qualità

Quest’anno, il settore manifatturiero italiano è stato nuovamente sotto i riflettori di DAMA Italy – come nel 2023, quando emerse la grande esigenza di avere un’ottima qualità dei dati – con un campione d’indagine raddoppiato, piuttosto eterogeneo. Le principali normative e linee guida per la gestione dei dati aziendali vengono applicate a discipline specifiche, come il marketing e le vendite. In alcuni casi, anche se l’importanza del Data Management è riconosciuta in azienda, questi concetti sono ancora percepiti come “tecnici e poco accessibili, nonostante il loro impatto diretto sulle attività di business”.

Tra le aziende manifatturiere oggetto della DAMA Italy Survey 2024: Aetna, Barilla, Bonfiglioli, Bucci Industries, Chiesi, Comelit, CPL Concordia, GFI Cosmetics, Gucci, Lamborghini, Loacker, Nupi e Prada. In questo settore, l’Italia mostra un buon livello di maturità per quanto riguarda la Data Security (3,7 vs 3,2 delle europee) mentre cede terreno in ambiti come la Data Quality (3,8 Ue vs 2,3), Data Governance (2,9 vs 2,1) e Data modeling (2,3 vs 1,9).

A gennaio inizierà la fase di “restituzione individuale” dei risultati di ricerca e da marzo i dati saranno disponibili agli associati DAMA Italy. Nel corso del DIAC – che ha riunito nella prestigiosa Villa Blanc la data community italiana – la nostra Head of Marketing, Egle Romagnolli, è stata premiata come miglior associata 2024 per il suo “contributo fondamentale” alle attività del chapter italiano.

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Egle Romagnolli

Head of Marketing

Laureata in Economia e Commercio ha conseguito la specializzazione advanced in Ricerca, organizzazione e analisi quantitativa dei dati presso SDA Bocconi. Esperta in materia di Information Data Governance, ha coordinato numerosi interventi e progetti presso gruppi internazionali, in particolare nei settori bancario e assicurativo. Ha maturato una pluriennale esperienza in questi ambiti, operando presso società di consulenza e occupandosi dell’applicazione di linee guida, framework e tecniche specialistiche per la realizzazione di sistemi di Data Management, Data Quality nonché Data Governance, anche finalizzate alla compliance a normative nazionali e internazionali (Circ. 285 Banca d’Italia, Regolamento 20 IVASS, Basilea, Solvency, BCBS239, GDPR etc.).
Relatrice in diversi eventi dedicati al mondo dei dati, partecipa all’Osservatorio Information Governance di AbiLab, è membro del DAMA Italy e partecipa attivamente all’Osservatorio del Politecnico di Milano dedicato ai Big Data & Analytics.

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