Come rispondere alle sfide della gestione dei dati ESG (Environmental, Social and Governance), ovvero adempimenti sempre più fitti che coinvolgono centinaia di fonti informative, interne ed esterne? La direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), in vigore dal 2023, ha creato una serie di obblighi specifici per rendicontare la sostenibilità. La norma europea agisce in sinergia con le prescrizioni dell’ESRS (European Sustainability Reporting Standard) adottate, dopo un lungo confronto con il settore, dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory, l’ente che supporta la commissione europea a declinare la norma in regolamenti attuativi).
Le fasi relative al Data Management per la sostenibilità vanno dalla raccolta delle informazioni (datacollection) alle successive attività di validazione e normalizzazione, seguite dai vari tool a supporto di metriche, azioni e target, infine la data aggregation e il reporting. Il tema è stato affrontato in una riunione del centro di competenza Sustainable Transition dell’ABI Lab, in cui i nostri advisor hanno presentato un esempio del Semantic Graph Navigator di Irion EDM: lo strumento che permette di esplorare visualmente, in pochi click, le relazioni tra dati attraverso l’uso di un modello flessibile e navigabile di metadati.
In particolare, il Principal Business Consultant di Irion, Roberto Fasano, ha descritto i passi propedeutici per arrivare a identificare, all’interno di un Business Glossary realizzato con Irion EDM, i Data Point prioritari che rappresentano Key Data Element (KDE) in tema di sostenibilità ambientale e sociale. L’esperto ha sottolineato due fattori cruciali, a prescindere dal metodo che applichiamo: rispettare la specificità della singola organizzazione e integrare tutto nel complessivo sistema di governo del patrimonio informativo aziendale.
Semantic Graph Navigator: l’esempio ESRS
Nell’esempio mostrato ai colleghi della community ABI Lab dal Senior Business Consultant di Irion, Giacomo Saggioro, erano presenti 216 Data Point specifici per la gestione dei dati sul cambiamento climatico (su più di 1.000 Data Point catalogati) sui quali sono stati “montati” oltre 500 controlli per la Data Quality.
Esplorando tre specifiche Information Area (Sostenibilità, Anagrafe e Risk), il collega ha visualizzato, in modo sempre più dettagliato e granulare, le gerarchie informative e alcuni esempi di carta d’identità relativa ai Business Term collegati, anche molto specifici, come l’indicatore “Percentage of net revenue from customer operating in coal-relating activities”. Ogni indicatore è stato collegato al corpus documentale emesso da EFRAG con lo standard ESRS, al fine di accentrare nel catalogo tutta la base informativa utilizzata dall’azienda per il disegno e il calcolo dell’indicatore.
Nel momento in cui l’utente conferma la rilevanza del dato che stava esplorando, lo step successivo è capire quali sono gli impatti, ad esempio rispetto al lineage verticale, un indispensabile “ponte” tra il piano di business e quello tecnico informatico, quando si deve ricostruire la storia di un elemento informativo: un campo di una tabella partecipa alla rappresentazione fisica di un dato definito nel piano di business, un processo è supportato da un’applicazione informatica e così via.
In pochi passaggi è quindi possibile, con Irion EDM, annche svolgere verifiche puntuali e validare controlli formali, andamentali e di merito su ogni ambito della sostenibilità aziendale in cui si producono dati: si tratta di funzionalità alla portata di qualsiasi utente, anche non tecnico, che può produrre reportisticaautomatica (grafica o tabellare), utile in caso di business audit, ma anche per collaborare e condividere le informazioni tra diversi uffici, oppure ancora nell’ambito di un tavolo di lavoro, con fornitori e partner
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