Entro il 2021, nel 75% delle grandi imprese, l’ufficio del CDO sarà considerato una funzione mission-critical paragonabile all’IT, alle Operations, all’HR e al Finance.
Secondo quanto emerso dalla quinta survey pubblicata a marzo da Gartner (che ha intervistato un campione di 293 professionisti del dato in tutto il mondo di cui il 52% dei partecipanti dal Nord America, l’8% dall’America Latina, il 31% dall’Europa occidentale e l’8% dall’Asia) le responsabilità del Chief Data Officer all’interno delle aziende già stanno cambiando, finendo per abbracciare in modo più esteso tutti i temi della Digital Transformation.
In precedenza il focus dei CDO era sulla Governance e sulla qualità dei dati, oltre alla compliance con tutte le normative vigenti sulla loro gestione, ora i Chief Data Officer sono chiamati in causa come abilitatori della cultura del dato in azienda.
Emerge infatti che i CDO sono chiamati a:
- Guidare la creazione di una strategia dei dati condivisa e partecipare in modo proattivo, consigliando la Direzione, alla definizione di una strategia di business globale.
- Incoraggiare e sponsorizzare la condivisione interna ed esterna dei dati per il processo decisionale e la progettazione di nuovi prodotti e servizi basati sui dati, affrontando al contempo le resistenze aziendali basate su una data governance inefficace e sulle limitazioni normative percepite.
- Creare e promuovere un cambiamento culturale che valorizzi il patrimonio informativo e faciliti il raggiungimento degli obiettivi di business. Sostenere il processo decisionale aziendale con modalità di lavoro collaborativo e basato sui dati.
- Concentrarsi su un mix di attività tattiche e strategiche, con l’obiettivo di sviluppare capacità e competenze in tutte le unità di business rilevanti.
- Adottare modelli organizzativi equilibrati che si concentrino in egual misura sulla data governance e sul data management.
- Far emergere nuovo valore dai dati per il business basandosi sugli analytics, il data sharing e gli advanced analytics (AI/ML).
In breve, dall’intervista si evince che i CDO sono fautori e promotori della trasformazione aziendale: coloro che, iniziando dalle aree in cui hanno più influenza, devono guidare il superamento della resistenza al cambiamento e l’alfabetizzazione dei dati. L’86% degli intervistati da Gartner definisce come propria responsabilità principale la «definizione della strategia sui dati e sugli analytics per l’intera organizzazione».
Per raggiungere questi obiettivi il CDO sempre di più risulta inserito in azienda a riporto diretto verso altri C-level, dal CEO al CIO, dal COO al CFO, e appare chiaro che entro i prossimi tre anni il loro ruolo sarà considerato mission critical tanto quanto lo sono oggi i responsabili dell’IT, delle operations, del Finance e delle Risorse Umane.
La sfida più complessa per il Chief Data Officer evidenziata dalla survey?
Quella di promuovere e far accettare il cambiamento portando la propria azienda verso un modello “data driven” e quella di vincere la scarsa cultura sui dati facendone percepire il valore.
Irion, da anni, aiuta e supporta con i propri servizi e la propria tecnologia molteplici CDO nel raggiungimento dei propri obiettivi e promuove un progetto di diffusione della cultura del dato.
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La survey
Scarica la relazione sulla survey dal sito di Gartner.
All statements in this report attributable to Gartner represent Irion’s interpretation of data, research opinion or viewpoints published as part of a syndicated subscription service by Gartner, Inc., and have not been reviewed by Gartner. Each Gartner publication speaks as of its original publication date (and not as of the date of this report). The opinions expressed in Gartner publications are not representations of fact and are subject to change without notice.
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